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ell'ultimo e tormentato essendomi sempre occupato di come me, non era mai stato moto-
periodo di guerra la "Piag- aereonautica, non avevo mai ciclista.
N gio» si è posta il problema, approfondito il problema motoci- Ricordando che, molte volte viag-
non facile e alquanto complesso, clistico da un punto di vista costrut- giando in auto, avevo visto ai margi-
della trasformazione degli stabili- tivo, tuttavia avevo osservato nella ni della strada dei motociclisti alla
menti che producevano motori, eli- motocicletta quei difetti di praticità presa con la camera d 'aria bucata e
che e aeropiani per l'aereonautica e d'impiego che l'hanno sempre smontata dal cerchione, ho pensa-
militare, adattandoli ad una produ- tenuta un poco lontana da quella to, come prima cosa che una buca-
zione di pace. massa che pure desiderava un vei- tura non dovesse costituire per il
Infatti, durante il periodo dell'oc- motociclista un problema da mec-
cupazione tedesca, gli uffici tecnici canico come non lo è per un auto-
di Pontedera, che si erano trasferiti mobilista.
a Biella, esaminarono il problema Il fatto poi che la macchina avrebbe
studiando le costruzioni esistenti dovuto servire per un impiego utili-
nel campo del motociclismo utilita- tario e avrebbe dovuto essere di
rio. vasta accessibilità, mi ha imposto di
La enorme carenza dei mezzi di tra- risolvere il problema del come
sporto, la totale disorganizzazione inforcare comodamente la macchi-
delle linee ferroviarie e di tutti gli na, cosa già risolta per la bicicletta
altri mezzi collettivi di locomozio- da donna. E devo aggiungere che
ne, nonché il bisogno sempre cre- nell'ideare la "Vespa» ho tenuto
scente. di riallacciare le comunica- presente alla mia mente più l'auto-
zioni e di riprendere più rapidi con- mobile che la motocicletta e ho
tatti per la ripresa del lavoro palesa- considerato più confortabile e
vano la necessità da parte di un razionale la posizione seduta che
gran numero di persone di poter quella a cavalcioni sul telaio, sebbe-
disporre di un veicolo, veramente ne quest'ultima potesse avere un
utilitario, d'impiego pratico, di carattere più sportivo.
costo limitato e di minimo consu- Un altro problema da risolvere era
mo. Senza dubbio la pace, anche se quello dii facilitare al massimo la
travagliata, aveva bisogno di ruote manovrabilità della macchina, spe-
soprattutto perché la vita potesse cie tenendo conto del suo impiego
riprendere un suo accelerato ritmo nel traffico cittadino, e di conse-
ricostruttivo. guenza si doveva trovare la soluzio-
Avvenuta la liberazione del Nord, colo del genere ma realmente utili- ne di poter guidare senza togliere le
mi recai dalla Toscana, dove ero tario. mani dal manubrio.
rimasto durante l'avanzata alleata, a Staccato dalla tradizione tecnica Per evitare inoltre di imbrattarmi i
Biella e fui subito incaricato di ini- motociclistica ho potuto considera- vestiti com'è inevitabile in tutte le
ziare lo studio ed il progetto di una re il problema con mentalità del motociclette, ho pensato che il
nuova motocicletta veramente utili- tutto nuova e concepire questo motore dovesse essere distanziato e
taria. mezzo di locomozione seguendo isolato dal guidatore, e anche
Conoscevo la motocicletta nella sua criteri intuitivi e pensando che la coperto, costituendo cosÌ un com-
esteriorità sportiva e velocistica, ma macchina doveva servire per chi, plesso unico con la ruota posterio-
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